Cosa si intende per intossicazione da botulino

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Per malattia da intossicazione da botulino si intende una condizione caratterizzata da una paralisi flaccida, simmetrica (coinvolge sia l’emisfero destro che sinistro) e discendente (inizia dalla testa fino alla paralisi degli arti).

Infatti, i sintomi iniziali del botulino sono bocca asciutta, nausea, vomito e diarrea. Successivamente, si presenta fatica ad alzare le palpebre, visione doppia e difficoltà a mettere a fuoco con pupille dilatate. La paralisi prosegue, poi, in modo discendente portando a problemi di deglutizione e difficoltà nell’articolare le parole. Nelle forme più gravi la paralisi evolve fino a coinvolgere anche i muscoli responsabili della respirazione, causando insufficienza respiratoria che, se non presa in tempo, può avere un esito fatale.

Per quanto riguarda la cura, nel caso si sospetti un’intossicazione da botulino, si procederà inizialmente con una lavanda gastrica e la somministrazione, per via orale, di carbone vegetale. In questo modo, si cercherà di ridurre il più possibile l’assorbimento della tossina botulinica.

Oltre alla terapia sintomatica e di supporto delle funzioni vitali, il trattamento specifico del botulismo di origine alimentare, consiste nella precoce somministrazione dell’antitossina.


Il Clostridium botulinum, che generalmente si trova sotto forma di spora, non è pericoloso. Il botulino diventa pericoloso quando, da spora, si trasforma in cellule vegetative. Solo le cellule vegetative, infatti, sono in grado di produrre e rilasciare la tossina botulinica, responsabile della malattia.

Quindi, quanta tossina botulinica è necessaria per causare la malattia? Purtroppo bastano minime quantità di alimento contaminato per causare una grave intossicazione da botulino, fino addirittura alla morte.

Per questo motivo, se vogliamo preparare conserve fatte in casa sicure, dobbiamo presentare molta attenzione alla preparazione e alla conservazione degli alimenti.

A livello domestico, è possibile bloccare la germinazione delle spore, e quindi il rilascio della tossina botulinica dannosa per l’uomo, mediante alcune accortezze. Nell’articolo come fare conserve in casa sicure, trovi tutte le dritte per ridurre il più possibile il rischio di botulino alimentare.


Una volta chiarito che cosa si intende per intossicazione da botulino, vediamo dove possiamo trovare questo batterio.

I batteri produttori di tossine botuliniche si trovano in natura nella polvere, nel terreno, nell’acqua, sopra ai vegetali e agli animali sotto forma di spore. Le condizioni che favorisco lo sviluppo delle tossine botuliniche sono l’assenza di ossigeno (tipico delle conserve sottovuoto) e un ambiente non troppo acido.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità i cibi dove si trova maggiormente il botulino in Italia sono:

Nello specifico le preparazioni più frequentemente implicate nei casi di botulismo alimentare in Italia sono le conserve di funghi in olio di produzione domestica, molto frequenti anche le conserve di olive e di cime di rapa.


La diffusione del botulino in Italia in termini assoluti risulta essere poco frequente, tuttavia, secondo i dati elaborati dall’ECDC, l’Italia è tra i paesi europei con il maggior numero di casi da intossicazione di botulino confermati in Europa.

Nello specifico, sul territorio italiano, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza maggiore di casi di botulino alimentare si ha soprattutto nelle regioni del Sud Italia.

La radicata tradizione italiana nella preparazione di conserve a livello domestico risulta essere uno dei motivi principali dello sviluppo del botulino alimentare, per questo motivo è fondamentale avere un’idea chiara su cosa si intende per intossicazione alimentare da botulino, al fine di produrre conserve in casa sicure.


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